Tra le mete predilette dei nostri itinerari slow c’è la fortezza di San Leo.
Una lunga pedalata lungo la Valmarecchia ci porta dentro il borgo fatto di pietre e acciottolato.
La Pieve, il Duomo e la Torre Campanaria sono gli edifici attorno ai quali si sviluppa il borgo medioevale.
La fortezza prigione del mago
L’edificio che però rende San Leo così affascinante è la fortezza progettata da Francesco di Giorgio Martini. Costruzione militare senza rivali, fu prigione temutissima.
Nelle sue stanze, impossibile non farsi ammaliare dalla storia di Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro.
Alchimista, mago, massone, ciarlatano?
Per la chiesa fu senza dubbio eretico e imprigionato a vita nella cella del Pozzetto, la più dura e inospitale della fortezza.
Come la prua di una nave, lo sperone su cui poggia San Leo è un balcone che si affaccia sulla Valmarecchia. Terra contesa tra Malatesta e Montefeltro e ancora oggi luogo di confine tra Romagna e Marche.
Il forte si erge severo a dominare il paesaggio. Sembra un ospite rude a prima vista, in realtà una volta entrati, la vita scorre quieta e lenta tra vicoli e antiche dimore.
Per assaporare appieno una giornata a San Leo, lontano dal turismo frettoloso e disattento, non resta che accomodarsi in un’osteria e lasciarsi avvolgere dai profumi e dai sapori dei prodotti del territorio.
Il bello della lentezza
Facciamo nostre le parole di Umberto Eco: “La città più bella d’Italia? San Leo: una rocca e due chiese.”
È proprio così. La bellezza sta nella semplicità: di un luogo antico che preserva con cura la sua storia, dei cibi della tradizione, di uno stile di vita quieto e rilassato.
Niente di più vicino al nostro concetto di viaggio slow.
Se ti senti viaggiatore lento e ti stuzzica l’idea di provare una e-Bike experience fino a San Leo, faccelo sapere! Saremo felici di darti tutte le informazioni che desideri.
